mercoledì 3 ottobre 2012

Very first

Agli albori della mia vita informatica andava di moda il B.A.S.I.C.
Chiunque iniziava con il suo primissimo programma:

dopo il fatidico RUN, l'output faceva brillare gli occhi di soddisfazione:



Subito dopo, si cominciava a "complicarsi la vita", creando il primo loop:



di nuovo RUN e..


Si premeva continuamente "Y" per continuare a vedere sempre la stessa videata...
Dopo una serie di almeno 10 "Y", finalmente si premeva "N" ed il loop si interrompeva, con grande soddisfazione...
Quello è stato l'inizio, anche per me, nell'ormai lontano 1982, all'età di 8 anni, hands-on su un Sinclair ZX Spectrum 48K.
Molti ragazzini oggi non sanno che 30 anni fa serviva un sacco di ingegno per non saturare la memoria di un computer. 48K, alla fine della fiera, equivalgono a 49152 caratteri. Non si può certo mettere chissà quanto codice, in così poca memoria. Eppure all'epoca pareva pure tanta, dato che lo Spectrum "di serie" montava solo 16K.
Ad ogni modo, da lì in poi tutti gli informatici del mondo si sono distinti in due grandi gruppi: quelli che da subito si sono ingegnati per cercare di far stare tutto il loro lavoro entro quei fatidici 48K e quelli che invece, da subito, hanno voluto provare a vedere cosa succedeva provando a spingersi oltre.
I primi si sono pertanto messi con carta e penna a cercare di capire esattamente quanti caratteri avrebbero potuto memorizzare, tenendo conto dello spazio di memoria già usato dal programma, ecc..ecc..
I secondi invece hanno prodotto immediatamente un codice come questo, o perlomeno mooooooolto simile:


e dopo il RUN...


"Y".."Y"..."Y"..."Y"... e finalmente:



Ecco..quella è la differenza fondamentale. Da lì nasce tutto. Da una "fork filosofica".
I sistemisti più "estremi" sono soliti dire che, dopotutto, anche UNIX è una fork.

Questo blog mi nasce così, dall'idea di parlare di informatica nel modo in cui l'ho conosciuta e la conosco io.
Troverete tutorials, suggerimenti, curiosità o anche solo dei racconti.
Dipende da cosa mi passerà per la testa volta per volta.

2 commenti:

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